Vittorio Emanuele III – 100 lire 1931-1933 – Italia su prora
Nel 1931, anno IX dell’Era fascista, nella monetazione del Regno d’Italia debutta un nuovo massimale in oro, di peso minore dei precedenti (8,8 grammi a titolo 900, per 23,5 millimetri di diametro), ma di qualità artistica altrettanto eccellente. Per tre anni, infatti, viene coniata la 100 lire Italia su prora che, ad un bel ritratto di Vittorio Emanuele III in uniforme, decorato in basso dal nodo sabaudo, abbina una classica ed elegante personificazione dell’Italia con le vesti mosse dal vento, che regge nella destra un ramo d’ulivo (simbolo di Pace) e con la sinistra solleva alta la fiaccola della Civiltà.
Nel 1932 in Italia circolano 291.587 automobili e, nello stesso anno, viene presentata la Fiat Balilla. La benzina costa 2 lire al litro, Il pane 1,73 lire al chilo, la carne rossa 9, le cipolle 80 centesimi. Per un abito da uomo servono 235 lire e per un paio di scarpe 50 ma, mentre un impiegato guadagna da 300 a 600 lire ed un funzionario circa 1.000, braccianti ed operai si fermano a 300. “Se potessi avere mille lire al mese…” canterà non a caso, qualche anno dopo, Gilberto Mazzi.
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