Vittorio Emanuele II – 10 lire 1861, 1863, 1865
Di questa piccola ed affascinante moneta in oro del peso di 3,22 grammi a titolo 900 millesimi sono note due varianti: nel 1861 viene infatti coniata a Torino la prima versione, con testa piccola del Re al dritto e diametro di 18 millimetri; nel 1863 e nel 1865, invece, la stessa officina monetaria produce monete con il ritratto di Vittorio Emanuele II più grande e tre diametri diversi (18,5, 19,0 e 19,5 millimetri). Identiche, per il resto, le iscrizioni e i segni di zecca: la T corsiva di Torino e il monogramma BN della Banca Nazionale.
Nel 1863, a Milano viene fondato il periodico L’Illustrazione Italiana e, ad un Nord Italia già avviato dal dominio austro-ungarico verso l’industrializzazione e la modernità, si contrappone un Meridione dilaniato dal brigantaggio e dalla renitenza alla leva obbligatoria, che costringe il Re ad inviare contingenti armati. Una sterlina oro inglese si cambia per 23,50 lire italiane nello stesso anno in cui, il 1865, viene inaugurata la ferrovia che unisce l’Italia collegando Torino e Genova con la città di Brindisi.
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